Progetto di protezione degli animali selvatici: Centri di salvataggio per ricci a Ebikon e Emmenbrücke (Lucerna), Saxon (Vallese), Bünzen (Argovia), Tenniken e Ormalingen (Basilea Campagna) |
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Il riccio (Erinaceus europaeus, riccio comune) è uno degli animali selvatici più benvoluti nel nostro paese. Insieme all'ape e al rospo, è una delle specie animali più antiche ancora esistenti: i suoi antenati sono vissuti circa 65 milioni di anni fa e il suo aspetto è rimasto immutato da circa 15 milioni di anni. Le sue caratteristiche fisiche e le sue abilità uniche ne hanno garantito la sopravvivenza fino a pochi anni fa. Attualmente, tuttavia, il riccio comune figura nella «Lista rossa» delle specie di mammiferi minacciate in Svizzera (stato: 2025).
In passato era difficile immaginare frutteti fiancheggiati da siepi, spazi verdi seminaturali e grandi giardini senza questi animaletti pungenti. Lì trovavano una varietà di rifugi, nascondigli indisturbati, luoghi sicuri per i loro nidi, bordi delle siepi ricchi di erbe (ecotoni) e prati con alberi selvatici e frutteti estensivi, ricchi di insetti.
Giovani ricci sotto ad un melo © SPA
Riccio alla ricerca di cibo in giardino © SPA
Oggi, in Svizzera, i ricci faticano persino a trovare un luogo adatto alla loro sopravvivenza. Con i suoi incessanti interventi sul paesaggio, l'uso di oltre 2'000 tonnellate di fungicidi, erbicidi e insetticidi all'anno per garantire i rendimenti di un'agricoltura prevalentemente industriale e un meticoloso riordino delle strutture naturali nelle zone abitate, l'uomo è diventato il nemico più pericoloso per il riccio.
Bébé riccio con un taglio causato da una falciatrice motorizzata © A. Baronetzky
Riccio con profonde ferite al muso © A. Baronetzky
Giovane riccio scalpato da un robot tosaerba © A. Baronetzky
Le estati sempre più calde, con periodi di precipitazioni in calo, fanno il resto:
Il riccio è una delle specie selvatiche strettamente protette dalla legge in tutta Europa, ma purtroppo non lo sono i suoi habitat. Per la sopravvivenza di questa affascinante e amata specie, la soluzione non è certo quella di offrire ai poveri ricci sottopeso e affamati e ai piccoli nati in tardo autunno del cibo inadatto e del latte di mucca, che li fa stare male, in un giardino sterile. Se volete aiutare i «vostri ricci» in giardino o nel parco a tardo autunno, qui troverete informazioni per la salvaguardia dei ricci e anche molte curiosità su questi simpatici animali aculeati:
In Svizzera, quando ricci in difficoltà vengono trovati e portati nei centri di soccorso per ricci che finanziamo, essi ricevono assistenza e cure specialistiche.
Ogni anno, centinaia di ricci bisognosi di aiuto vengono curati con amore e dedizione nei centri di soccorso per ricci che sosteniamo finanziariamente, e, se necessario, vengono assicurate loro cure veterinarie. Non è raro che i volontari lavorino al limite del loro tempo e delle loro energie, perché prendersi cura di cuccioli di riccio e di giovani ricci è un'attività estenuante, che talvolta li tiene persino svegli la notte, quasi come prendersi cura di bambini e neonati umani. Infatti, i bébé ricci devono essere nutriti con un latte speciale ogni due ore.
Bébé riccio nato in un centro di salvataggio © A. Baronetzky
Un bébé riccio viene nutrito © A. Baronetzky
Cucciolo di riccio sazio e stanco © A. Baronetzky
Video: «Un bébé riccio riceve il suo latte speciale» (in tedesco) © SPA_CH
Lo stesso video su Youtube: https://youtu.be/z7vWa17m54o
I ricci che a fine autunno sono ancora gravemente sottopeso o non sono ancora in grado di sopravvivere da soli devono trascorrere l’inverno nei centri di salvataggio. I ricci non dormono costantemente per tutto l’inverno, bensì si svegliano a intervalli irregolari dal letargo e devono essere nutriti e i loro box invernali devono essere puliti.
Video: «Il riccio Fridolin si esercita a costruire il nido» (in tedesco) © SPA_CH
Lo stesso video su Youtube: https://youtu.be/1BvQdYzdN0A
Un giovane riccio esplora il suo mondo © SPA
Un piccolo riccio si gode la libertà © SPA
Un riccio guarito liberato in un frutteto © SPA
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